Le rune nella cartomanzia, o più in generale nell’esoterismo, rappresentano uno strumento potentissimo per indagare sul futuro e il destino di un uomo. Sin dall’antichità sono giunte a noi testimonianze dell’uso delle rune.
Tacito, senatore e storiografo dell’epoca imperiale romana nomina le Rune nei suoi scritti sui popoli germanici:” I Germani osservano costantemente gli auspici ed i sortilegi. Questi riti sono semplici, tagliano un ramo staccato da un albero di frutti, in pezzetti distinti mediante segni conosciuti, e li gettano a caso e all’impazzata sopra una veste candida ”
Le Rune sono un antico alfabeto fatto di potenti simboli, sia per il loro significato che per il loro impatto visivo. In uso tra i popoli germanici, celti, scandinavi, islandesi ma di origine ancora precedente è quasi certamente un alfabeto preistorico.
Il significato del termine Runa può essere sia Bisbiglio, Ciò che si sussurra, che Segreto.
Secondo la mitologia furono un prezioso dono degli Dei e fu lo stesso Odino, Dio della Guerra, a sottoporsi ad una prova durissima per ricevere la sapienza magica contenuta nelle Rune: dice Odino “Parola da Parola mi diedero Parole, Azione da Azione mi diedero Azioni.”
Per comprendere e tradurre il loro messaggio bisogna capire il principio che le guida: esiste, secondo il mito nordico un’ Energia Universale Benefica che supera in grandezza perfino quella degli Dei. Ha qualcosa in comune con il Fato dei Greci e la Fortuna dei Romani.
E’ come una Forza in eterno movimento, fatta di azioni e reazioni
Se ad ogni azione corrisponde una reazione allora alcuni eventi sono inevitabili ma nello stesso tempo è la libera scelta della persona a creare e cambiare il Destino…come in una strada che giunge ad un bivio in cui siamo noi a scegliere da che parte andare; il destino per i popoli del Nord era governato da una Triade e qui ritroviamo come anche nella mitologia Mediterranea, Tre Signore… per i Greci erano le Moire, per i Romani le Parche…presso i popoli che usavano le Rune si chiamavano Norne e tessevano il Destino degli umani.
Immaginiamo un’enorme Telaio, la Forza in moto perpetuo, su cui andrà il tappeto delle nostre vite, dove tutto è interconnesso, milioni di fili di milioni di vite, con colori e sfumature diverse; nel Grande Telaio tutto si influenza vicendevolmente. Dei e Uomini, spiriti benevoli e demoni. Ovviamente azioni che intessono una rete positiva daranno beneficio e benessere, viceversa porteranno ad impigliarci sempre più nella negatività. Una delle tre Norne crea il filo facendo una matassa, una fissa la Sorte, intrecciando la trama del tappeto nel Telaio dell’Universo ed una taglia il filo…oppure una presiede alla Nascita, una al Matrimonio, una alla Morte ed ancora
una governa il Passato, una domina il Presente ed una il Futuro.
Anche nell’uso delle Rune vale il principio della triade, o dei multipli del tre e nel momento in cui si consultano è necessario pronunciarne il nome: non si può scrutare aldilà degli anni ma capire dal seme del passato quando gli eventi fioriranno nel futuro immediato.
Da un semplice sacchetto di tela in cui riposano tutte insieme, dopo averlo scosso lascerò cadere fuori tre Rune su di un panno bianco, quindi, che risponderanno alla domanda
E’ in arrivo l’amore?
La prima Runa, legata alla Norna del passato recente, è Naudiz:
un simbolo potente, che esprime un forte bisogno, una necessità. E’ associato al fuoco in quanto somigliante proprio all’utensile tribale usato per accenderlo, a due legni che sfregati nel giusto modo, lasciano scaturire preziose scintille; nella mitologia nordica ad ogni albero è associato qualcosa ad esempio il maschio era legato al frassino e la femmina all’ontano…quindi l’atto di far scaturire il fuoco era anche simbolicamente collegato con il desiderio e con la vita sessuale. Il bisogno che la Runa porta con sé è primario ma ha anche il significato di forte energia compressa, quindi “restrizione”.
La vita non va avanti sempre come vogliamo,
tende a procedere inesorabile mentre noi facciamo la nostra strada. La Runa Naudiz ci dice che abbiamo dato giustamente la priorità agli impegni, ai cosiddetti “doveri” mettendo da parte i “desideri”: quando questi appartengono alla sfera intima, profonda, privata e non riescono a trovare realizzazione, la sensazione provata è quella di avere il cuore chiuso in una gabbia.
La seconda Runa è Jera,
è sotto il dominio della seconda Norna ed indicando il momento in cui ci troviamo, rappresenta ciò che è certo. Questo simbolo e questo nome identificano il ciclo annuale e la stagione del raccolto; le rune , così come accade per i Tarocchi, possono cambiare di significato a seconda di come sono accompagnate ma considerata nella sua unicità questa runa ci parla anche del lavoro che ha preceduto il raccolto, un lavoro spesso faticoso, soprattutto se consideriamo che stiamo parlando d’amore; Jera ha la forma arcaica di un recinto, in cui è evidente il bilanciamento delle energie, sono uguali e contrarie: questa runa porta e consiglia l’armonia tra le parti, dove ci sia un litigio, ma sottolinea anche che abbiamo fatto bene ad attendere, benché ci sia costato molto interiormente.
Rispettiamo i cicli della natura, ci siamo messi il duro inverno alle spalle, perché questa runa ci porta il capovolgimento delle situazioni, in senso positivo…anche se non sarà un cambiamento repentino, visto che lo abbiamo maturato dentro di noi, come il seme che si trasforma in pianta e poi in frutto, impone ancora un po’ di pazienza, ma abbiamo l’energia giusta ed è il tempo in cui le ferite possono finalmente guarire.
La terza Runa
appartiene alla terza Norna, quella che decreta la Fine delle Cose ed appare Dagaz portando con sé la luce del giorno; sussurra come andrà a finire ed è la Runa che più di altre ci porta verso qualcosa che comincia bene oppure rinasce. Dagaz ha quell’essenza divina che ad ogni alba rigenera sé stessa…
”vola nel cielo, dove i suoi larghi orizzonti delimitano il trionfo del cambiamento e della luce, annunciando la mattina”.
E’ una Runa di miglioramento, capace di attutire perfino le influenze di eventuali Rune negative.
Esercizio Talismano: focalizzare per tre volte e per tre mattine, intese come sorgere del sole, l’immagine della Runa Dagaz porterà gioia collegata ad un sogno
Sottolinea come niente sia permanente muovendoci verso nuove prospettive. Ci dice che presto ci sentiremo proprio come all’inizio di un grande giorno per superare ostacoli con la nostra flessibilità e ispirazione, avremo la forza per affrontare le novità dell’amore e prenderemo le decisioni giuste. Dagaz “porta con sé un particolare miracolo, il proprio momento magico nel quale i vecchi universi vengono distrutti e si creano nuove stelle” (P.Coelho)