il 4 nei tarocchi: segue il Tre e precede l’infinito


In cartomanzia si sa, il simbolismo è sempre importante. Ogni numero e figura rappresentata nei tarocchi indicano dei dettagli nella vita del consultante. Prima di cominciare il n nostro viaggio all’interno dei meraviglioso mondo dei tarocchi, partiamo dal principio. Che cos’è l’esoterismo?

Esoterismo: la conoscenza «nascosta» dagli iniziati sia che fossero sacerdoti o da maghe e sciamani, agli esseri umani comuni perché non la profanassero, cioè non danneggiassero se stessi e gli altri nell’uso di conoscenze, forze e leggi difficili da gestire e quindi pericolose.

I numeri ci parlano e segretamente ci guidano, dal numero della data di nascita di ognuno a quello della targa dell’auto nuova, da quello dell’ora della partenza per un viaggio fantastico arrivando fino al numero che si compone per chiamare, in un momento di scelte importanti o di dubbi esistenziali, il servizio di cartomanzia a basso costo, con carta di credito.

Ritroviamo schegge del valore magico ed universale riguardante il numero quattro quasi in tutte le tradizioni iniziatiche.

Pitagora insegna che il Numero è la chiave del mondo: ogni movimento è sottomesso ad una legge e tutto è movimento.

Il padre di Pitagora, Mnesarco, aveva consultato l’oracolo della Pizia:” tua moglie Partenide darà alla luce un bambino meraviglioso per bellezza e sapienza, che colmerà di benefici il genere umano” a seguito di questa profezia il padre volle chiamarlo Pitagora, “colui che è stato annunciato dalla Pizia”.

 

Esistono un ordine ed un’armonia universali di cui il numero è espressione reale. Tutto è quindi riconducibile ad un numero, anche l’essere umano.

Certi numeri vibrano di empatia reciproca, altri si respingono, altri ancora restano indifferenti.

Ogni essere è composto da finito ed infinito, perché proviene dalla Monade, dall’ Unità e può essere composto da pari e da dispari; l’essere è quindi un’armonia di contrari e questo spiega l’imperfezione umana. Il quattro è il prodotto di due fattori uguali a due, ossia è un quadrato; Dal quattro in poi tutti i numeri si possono ottenere con l’addizione di termini tutti distinti dall’unità. La raffigurazione geometrica dei numeri nello spazio tridimensionale ha termine ed è perfetta col numero quattro, e siccome la somma 1 + 2 + 3 + 4 = 10 è anche la nuova unità del sistema di numerazione decimale, ne segue la perfezione del quattro e della decade ed il simbolo della Tetractis. 1 è un punto, 2 una linea, 3 un triangolo e 4 una piramide regolare a base triangolare, che è la rappresentazione nello spazio del numero quattro.

Sacro ad Estia, dea del focolare, ed a Demetra, dea della madre terra, giustamente un numero vivo ed associato alla vita in quanto forma e completa la Tetractis.

Il numero quattro è presente quasi in tutte le tradizioni iniziatiche. Oltre alla tradizione pitagorica esiste la rappresentazione dei quattro corpi ermetici (saturniano, lunare, mercuriale e solare), i molti quaternari della scienza alchemica fin da Aristotele (Sale, Mercurio, Zolfo e Azoto, oppure Caldo, Freddo, Umido, Secco) le quattro Regole Nascoste (Sapere, Osare, Volere, Tacere).

Il quattro simboleggia in tutte le culture l’eterno alternarsi delle stagioni ed è quindi il numero che più di altri si adatta alla realtà ed alla materia; rappresentativo anche dei quattro elementi fuoco, terra, aria e acqua; il fuoco è la passione ed il coraggio, la terra è il luogo dove il seme dell’esistenza potrà svilupparsi, l’aria è il pensiero e l’intelligenza, l’acqua il nutrimento dell’anima e del corpo, l’amore ed il sentimento. Per orientarsi nel mondo ecco i quattro punti cardinali; quattro sono le età dell’essere umano (nascita, giovinezza, età adulta, vecchiaia) ma anche dell’arcaico schema di suddivisione della società: nobiltà, clero, esercito, popolo.

Nell’ alfabeto ebraico, la Kabalah, è Daleth, la quarta lettera associata al quarto numero, che significa Portale: dentro di sé ha l’accesso alla conoscenza.

La sua funzione è la Solidità. La materia è concentrazione di energie e di dinamiche che le tengono insieme. La Solidità è la consistenza e la stabilità anche per un pensiero, un progetto o sogno. La materia ha origine dal quattro. Dalet è la stabilità, la razionalità, le fondamenta, ma anche il punto di passaggio dalla pura energia all’identità di una forma.

Nella dottrina della Kabbalah la creazione si divide in quattro livelli, disposti sullo stesso Albero della Vita raggruppando i dieci Sephirot in quattro aree; l’Albero della Vita è chiaramente costituito da tre Sephirot principali da cui emanano le successive sette, caratterizzate in due gruppi di tre e di quattro. Essendo l’Albero della Vita un modello di riferimento sul quale raffigurare tutte le leggi e le dinamiche di questo universo, è evidente l’importanza degli schemi numerici 3+4=7 e 7+3=10, ricorrenti anche nella Tetraktis di Pitagora.

In ogni caso il quattro appartiene al nostro vivere di tutti i giorni.

La stabilità per un homo sapiens passa attraverso la coordinazione di quattro punti e si ripete con tanta frequenza intorno a noi che quasi non ce ne accorgiamo: le quattro gambe di un tavolo o di una sedia, le ruote di una macchina. I quattro lati delle piramidi, degli obelischi, del tabernacolo ebraico e di altre costruzioni sacre di qualsiasi paese, richiamano ugualmente alla coscienza il valore del quattro.

Essi avevano spesso ad ogni angolo l’immagine o la statua di quattro protettori dell’umanità, spiriti o dei che fossero. Dal punto di vista della scansione temporale, i cicli sono comunemente divisi in quattro fasi: mattino-pomeriggio-sera-notte, le fasi lunari nel ciclo mensile, le stagioni nel ciclo annuale. Si usa anche suddividere il secolo in quattro quarti, indicando con il termine «una generazione» un periodo di venticinque anni.

Nel Rinascimento ci si accorse che il nome di ogni dio degli antichi popoli fosse scritto con quattro lettere:

Deus per i Latini e Teos per i Greci, Teut per gli Egiziani, Sire per i Persiani, Orsi per i Magi, Esar per i Turchi, Allh’ per gli Arabi già prima dell’Islam, Gott per i Germani. Il valore del numero quattro è riconosciuto anche in molte religioni come in quella induista ed in quella buddista che si basa su quattro Nobili Verità.
Anche presso i Celti il quaternario si ritrova a scandire il tempo della vita: non a caso erano quattro le sacre festività annuali ripercorrevano il ciclo delle stagioni, gli oggetti sacri (Pietra del destino, Calderone, Lancia e Spada) erano in chiara associazione con i quattro elementi ed i relativi alberi ed animali sacri. Secondo i druidi esistevano infatti 4 mondi: L’Abisso, o mondo della Notte della Coscienza. Il mondo della Prova e della Necessità (il nostro). Il mondo Bianco (dello Spirito). E infine il mondo Vuoto (dell’Assoluto).

La Grande Madre, la dea Keridwen, Signora dell’Assoluto, era caratterizzata da quattro volti: Bambina, Giovane, Madre e Vecchia.

Anche la cultura degli Indiani americani era basata su una lista di quaternari: 4 erano anche per loro le fasi della vita, le parti delle piante e le specie animali, le virtù fondamentali, i venti e i punti dello spazio, il tutto collegato in un unico ciclo. Il dio poteva cambiare nome a seconda della tribù, ma era sempre una Quaternità, cioè rappresentato con quattro facce o aspetti, quattro gradini, quattro Totem. Per tutti gli antichi popoli mesoamericani, come i Maya, o i Pueblo, per gli stessi Aztechi abbiamo molti riferimenti al numero quattro legati alla Terra Madre: infatti erano quattro gli dei della pioggia, i giaguari custodi dei villaggi, le ere mitiche e l’età dell’uomo.

Negli Arcani minori dei Tarocchi il Quaternario si apre con il

Quattro di Bastoni

Una lama di fermezza che sostiene ogni opera legata all’ingegno. Si arriva, dopo lotte e contrasti, ad ottenere equilibrio e felicità; le prove più dure sono alle spalle e si è appreso come adattarsi per sopravvivere. Si può godere della sicurezza e del supporto in un legame duraturo.

Quattro di denari

Carta di stabilità e di equilibrio, la base delle azioni è forte ma non bisogna adagiarsi. Essendo, appunto, solo alla base, c’è ancora molto da costruire: la carta è detta lo scudo, proprio perché protegge tutti i progetti e difende dagli imprevisti negativi.

Quattro di spade

Lama di isolamento e solitudine: carta di rimpianto. Ogni azione viene rallentata, ogni sogno, ogni progetto sembra affondare, tutto ristagna. Dando un’interpretazione bonaria si potrebbe dire che costringe ad un periodo di sole riflessioni; in una visione più negativa rappresenta un momento in cui l’anima è imprigionata ed incapace di agire. Una prigione a 4 lati.

Quattro di coppe

Un arcano favorevole alla famiglia ma non sempre ai sentimenti. La quotidianità con il suo ripetersi di eventi può trasformarsi in noia o in rassegnazione. Se bene accompagnata può mostrare una nascita se male accompagnata può decretare la fine di una storia.

“Libertà è la libertà di dire che 2 + 2 fa 4. Garantito ciò, tutto il resto ne consegue naturalmente.“ George Orwell 1984

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