Lascia andare il vecchio e fai largo al nuovo, sussurra il Serpente salendo sull’ Arca della Magia.


esoterica 08

Ha un andatura sinuosa, zigzagante il nostro Mutapelle, il Serpente. Questa sua facoltà forse fa un po’ invidia alle umane che temono rughe e vecchiaia: cambia pelle e sotto è liscio e delicato come appena uscito dall’uovo.

Ironia a parte, il serpente ha davvero un profondo legame con l’universo femminile: perfino i cattolici, nella loro triste visione di un Mondo appena inventato, immaginano la femmina amica del Serpente. Il suo cambiare pelle è associato alla Luna ed ai suoi cicli che condizionano sia la Terra che il corpo femminile.

Cambia il Serpente e cambia la Luna, nel ritmo che chiamiamo tempo.

Resta infatti uno dei più potenti simboli del mutamento. Si abbandona da sempre alla trasformazione, per vedere l’alba. Quasi sempre ci fa paura, un sobbalzo ancestrale direi, in parte istinto residuo dell’epoca in cui vivevamo, forse, nelle caverne.

Poche persone hanno il colpo d’occhio, comunque, di saper distinguere una vipera da una biscia, abituati come siamo alle città ed a giardinetti in cui il massimo che può strisciare tra i cespugli, sono i lombrichi.
In Italia gli unici serpenti velenosi sono le vipere, (Vipera Aspis).

serpente

Nei nostri boschi, facendo attenzione a dove si poggiano i piedi o le zampe, come il bosco merita, basta limitarsi a rispettare lo spazio in cui l’abbiamo avvistata. Con la sua tipica testa triangolare, morde solo per cacciare o se non ha altra scelta; ha paura di noi quanto noi di lei. Sono pericolose, ma molto timide e non amano gli umani.

Riconoscerle significa girare al largo ed evitare di infastidirle, e non afferrare il primo bastone a portata di mano per porre fine alle loro esistenze, come fanno in molti.

Delle tremila specie di serpenti presenti nel mondo, soltanto mille hanno in dotazione del veleno e solo duecento tra queste sono veramente pericolose per l’uomo. Non si dimentichi, poi, che i serpenti hanno una loro utilità, perché divorano le arvicole e altre specie dannose all’agricoltura e, dove sono spariti, gli svantaggi sono risultati spesso superiori ai benefici.

Il simbolismo del Serpente è antichissimo e, come in un tam-tam ancestrale, comune a tutti i popoli del pianeta.

Il Serpente visto   come ispiratore si ritrova fin dal 3000 a.C. nell ‘isola di Creta, dove la Dea dei Serpenti fu davvero amata come Dea Madre.

simbolismo serpente

Signora delle forze primigenie e feroci della Natura, nei secoli diventava la patrona dell’Agricoltura e dell’Allevamenti. Molto antico e molto mediterraneo è anche Il mito greco di Cassandra, la profetessa delle Avversità, che da bambina, era stata trovata dai genitori con un serpente che le toccava la bocca.

Lo stesso mito si ritrova anche in altri luoghi greci, come Pitone, serpente femmina, che proteggeva l’Oracolo di Delfi.

Il termine dell’Antico Testamento che indica il serpente è Nahash, che vuol dire, sì, “serpente”, ma che deriva dalla radice NHSH, che significa “decifrare, scoprire”; perciò potrebbe anche voler dire “colui che sa decifrare, colui che scopre le cose”.
La mitologia norrena comprende un enorme serpente, dal nome per noi complicato, che nella saga cresce talmente da avvolgere il Mondo tra le sue potenti spire.

Un Demone potente, non esattamente benevolo.

Nella mitologia celtica il serpente era consacrato all’ acqua ed al ciclo annuale, che pur scorrendo sempre uguale, è sempre diverso con le sue stagioni. Il simbolo del serpente celtico deriva dalla conoscenza che avevano del loro territorio e della vipera europea, sua abitante, l’unica in grado di resistere al clima gelido del nord Europa.

In molte religioni mesoamericane, prima dell’arrivo degli spagnoli, dominava il culto del Serpente Piumato. Quetzalcoatl viene venerato come dio del vento, di Venere, dell’alba, dei mercanti e delle arti, dei mestieri e della conoscenza. Certamente i popoli tribali vedevano in lui sempre due cose: veleno/medicina, maschile/femminile, immobile/fulmineo.

D’ altra parte il fatto stesso di essere razionali si sviluppa sempre in modo “ binario”: il bene si contrappone al male, il giusto allo sbagliato.

Nella cultura cinese è parte dello zodiaco, si associa al colore nero, all’elemento acqua ed all’ inverno. Venerato e temuto: è considerato intelligente e malvagio, tenendo conto che in quelle terre è diffuso il mortale Krait cinese.

Nella cultura dell’India il percorso delle esperienze di vita e della propria Energia Vitale, si associa alla colonna vertebrale, insieme all’ immagine di due serpenti che la risalgono.

Scegliere il Serpente come animale Totem vuol dire che, probabilmente è Lui che ha scelto te:

donando la capacità di guardare nell’abisso e di ritrarsi in tempo guizzando verso la saggezza.

Il Serpente, in termini magici ci appartiene quindi fin dall’antico Egitto

Lo associo liberamente al due di bastoni, carta di dualità, in cui vince ciò che è di per sé stesso positivo.

serpente maestro

Nel libro egiziano denominato Per em am Duat (Libro di quello che è nel Duat) compaiono numerose raffigurazioni di serpenti, a volte in forma di “maestri” che trasmettono delle conoscenze, a volte alati, come nella sommità del caduceo. La doppia elica dei serpenti o delle corde raffigurate nei disegni egizi richiamano immediatamente, per uno studioso, l’immagine del DNA.

Il DNA è la molecola che, per eccellenza, rappresenta le esperienze, quelle tramandate e quelle che, acquisite, interagiscono con il codice genetico.

Il DNA è la molecola di trasmissione delle informazioni attraverso le generazioni, simbolicamente ed è strettamente collegato all’idea del serpente.

Salutiamo la dote più evidente del Serpente con le parole del famoso Capellone e Profeta di 2021 anni fa:
“Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.”

arcane

Consulenza al telefono!

Lettura dei tarocchi amore

Chiama subito