L’origine dei tarocchi è molto antica


origine dei tarocchi

Forse addirittura somiglianti ad alcuni antichi giochi orientali o egiziani, per il significato legato ai geroglifici, segni che esprimevano la potenza di un Dio e l’abbondanza del raccolto nello stesso simbolo. L’antico volo di Icaro, per fuggire dalla sua isola, con le ali costruite dall’ingegno di suo padre, più di duemila anni fa, era certamente sospinto da un sogno, trasformato dalla tecnologia in realtà. Anche nella sua epoca si consultavano gli auspici, prima di una grande impresa; Icaro, giovane impetuoso, pare che non l’abbia fatto. L’umanità combatte e sogna: spesso quello che nasce nell’immaginazione poi viene raggiunto, conquistato e fatto nostro. 21 luglio 1969, l’uomo atterra sulla Luna, erano millenni che desiderava stringerla tra le braccia. L’intelligenza da predatore dominante che ci ritroviamo ci ha sempre proiettati in avanti e l’intuito è stato spesso il motore delle nostre scoperte, delle nostre vittorie.

L’origine dei tarocchi

L’origine dei tarocchi è avvolta nel mistero. Immaginiamo un arco, che è l’intuito ed una freccia, che è la curiosità, sommiamo questi elementi ed otterremo grandi passi avanti, nella vita e nella storia. I Tarocchi fanno parte del passato e della cultura di molti popoli, con delle varianti, ma il concetto è sempre lo stesso: vogliamo da sempre sbirciare nel futuro ed avendo il sesto senso, come accade per tutte le specie animali, abbiamo imparato ad usarlo.
L’origine dei tarocchi è molto antica. L’uso dei tarocchi ha avuto più probabilmente origine dall’utilizzo che si faceva delle carte nel Medioevo, impiegate nell’ Arte della Memoria: una tecnica legata alle immagini ed alle parole, utile per ricordare gli eventi ed allenare la mente.

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Le carte furono adattate e si trasformarono nel tempo nei Tarocchi, che sono ancor oggi una via per imparare a conoscere sé stessi e per sviluppare l’intuito, decisamente utile per capire dove andiamo e quale percorso di vita ci appartiene.
Nei Tarocchi le singole carte possono essere denominate Lame o Arcani, dal latino Arcanum, cioè nascosto, proprio perché l’immagine di ogni tarocco ha un significato visivo, di primo impatto legato sempre al gesto ed all’immagine stessa ma hanno anche un significato più in ombra, spesso protagonista del senso o del consiglio della carta. Quindi è importante vedere la carta ed il “gesto” che compie: se chiama, se galoppa, se unisce le mani: ovviamente il gesto della carta se questa è capovolta, risulta invertito:

ciò che benedice può maledire, ciò che difende può offendere.

Con il tempo il cartomante esperto impara a “sentire” la Lama senza ferirsi, ed immediatamente a collegarne il significato, che è sempre incatenato a quello degli arcani che precedono o che seguono. Ecco perché nell’ interpretazione dei Tarocchi è necessario lo studio di ogni singolo Arcano ed anche quando una risposta sembrerà assurda o impossibile ci sarà nella nostra mente o nei nostri ricordi una spiegazione possibile; il prezzo da pagare è porre le domande con sincerità e senza inganno, proprio come se fossimo davanti ad uno specchio.
Ogni essere umano è dotato di intuito ma è nascosto dietro una porticina, nella soffitta della Mente e non tutti ne hanno la Chiave. Va allenato costantemente e talvolta dobbiamo imparare a far tacere la parte razionale del cervello, smettere di calcolare per affidarci alla parte che “sente”. Possiamo immaginare di avere delle antenne invisibili, che crescono se impariamo ad usarle; alcuni di noi le hanno davvero piccole perché ragionano troppo, calcolano, sommano e sottraggono, si attengono a schemi razionali. Così come per altri improvvisamente appaiono, rivelando il loro grande potere.
“… Non sorpassare”, ti dice una vocina interna e non facendolo eviti un disastroso incidente che invece ti sfiora soltanto.
Oppure: da mesi c’è un greve silenzio in una storia d’amore, è forse la fine? mentre Lei è al lavoro, il cellulare squilla dall’interno della borsa. Prima ancora di aprirla sa già, con un tuffo al cuore, Chi la chiama. E non si sbaglia.

L’origine dei tarocchi: I Tarocchi sono l’antico mezzo che abbiamo inventato per sviluppare l’intuito

per allenarlo, affinché ci spinga a realizzare il nostro sogno, evitando rovinose cadute. Ogni figura degli Arcani è un “archetipo” cioè un simbolo primordiale e universale presente nell’inconscio collettivo. Anche un bimbo può comprendere il loro significato, l’arcano che esprime bellezza è bello, l’arcano che esprime distruzione è distruttivo.
22 sono gli Arcani Maggiori:
1-il Bagatto (o il Mago),2-la Papessa,3- l’Imperatrice,4- l’Imperatore,5- Il Papa, 6-l’Innamorato,7- il Carro,8- la Giustizia, 9-L’Eremita,10- la ruota della Fortuna,11- La Forza,12- L’ Appeso,13- La Morte,14- la Temperanza,15- il Diavolo,16- la Torre,17- La Stella,18-La Luna- 19- Il Sole ,20-il Giudizio, 21- il Mondo,22-Il Matto

Se l’intuito è come una freccia che vale per “fiutare” il futuro, vale anche per guardare dentro sé stessi e questa è senz’altro l’operazione più affascinante ma spesso la più pericolosa. Non tutti sono in grado di affrontare il viaggio dentro la propria anima

il viaggio del Mago Virgilio verso l’Inferno o verso il Paradiso.

Servono dei tramiti, dei “ponti” tra i Mondi. Questi ponti sono le persone dotate di intuito, chiare e trasparenti che riescono ad intravedere ciò che accadrà oltre il limite della realtà quotidiana. In ogni organizzazione sociale, tribale o moderna che sia, esiste una figura esterna ad un dato problema che indaga e cerca una risposta compatibile, che porta consiglio e risoluzione.

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Si può denominare Alto Sacerdote o Sciamano o Cartomante, il ruolo è lo stesso. La curiosità spontanea verso i Tarocchi è la curiosità naturale dell’uomo verso la vita e tutte le sue componenti: la vittoria, la sconfitta, l’amore e la morte, la ricchezza e la povertà. Una regola non scritta dei Tarocchi cita

” Non sei Tu a scegliere i Tarocchi, sono i Tarocchi a trovare Te”.

Sapranno indicare il luogo della tua anima in cui sei felice e trovare l’angolo delle paure per aiutarti ad allontanarle da te. Puoi incontrarli nelle parole di una nonna, che ti insegna come capire se il tuo primo amore ti corrisponde oppure ad una Fiera, al lume di candela, con una estranea dagli occhi brillanti che ti guarda come se ti conoscesse, mescola le carte e ti innalza verso il Sogno e la Possibilità. Ancora puoi trovarli nel web e le loro figure ed i loro colori possono parlarti, incoraggiarti o dissuaderti.
Amiamo i Tarocchi perché ci parlano di noi, perché ci ricordano che siamo gli assoluti protagonisti della nostra esistenza: Volere è Potere, dice il proverbio, si fanno domande ai Tarocchi perché il piccolo fuoco della curiosità ci proietta verso il domani e vogliamo che sia migliore.
Le pagine del passato non possono essere riscritte ma le pagine del nostro futuro sono ancora vuote ed i Tarocchi possono abbozzarne il contorno, il resto lo farà la Vita.

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